Natu, natu Nazzaré

Capanna Sanda, potrebbe sembrare un errore grammaticale ed invece è la storpiatura dialettale di una frase del canto popolare natalizio marchigiano più conosciuto “Natu natu Nazzarè”, recuperato da Giovanni Ginobili nelle campagne di S. Severino Marche ed armonizzato per il celebre coro della SAT di Trento da Lino Liviabella negli anni 50’.

Il messaggio spontaneo del popolo settempedano è riassunto appunto con le semplici parole:”Capanna Sanda, ndò che che ci stà Gisù se sona e canda” come dire dove c’è Gesù c’è gioia e voglia di vivere.